Mi avvicino a Gesù, il Signore e scendo con
Lui nelle acque del fiume Giordano. In questo momento tutte le
acque dei mari e tutti i mari diventano grande fonte
battesimale.
Gesù è già adulto. Mi sono incontrato con
Lui, piccolissimo, nel Natale, nell'Epifania ed ora ai suoi
trent'anni. Ma il relativo del tempo e dello spazio svanisce vicino
all'Assoluto, all'Infinito e all'Eterno. Egli è qui, dopo
trent'anni perduti - cosa ho detto! - dopo trent'anni
perduto nel silenzio e nell'intimità della sua
dilettissima famiglia di Nazaret. Mi avvicino a Lui, agitando quasi
il Libro dei Salmi, per fargli vedere, ricordare ciò che i Profeti
hanno detto di Lui e di noi, attingendo alla Cattedra della Divina
Sapienza, dalla bocca stessa dell'Altissimo. Il salmo:
«Abscondit me in abscondito tabernaculi sui ut visitem templum,
ut videam voluptatem Domini». Mi ha nascosto nel suo
santuario, perché io visitassi il tempio e vedessi la sua gioia, la
vedessi, ut videam voluptatem Domini. Mi ha nascosto nel
suo santuario. Oggi questo santuario, questo luogo della
celebrazione del salmo, sulle rive di un fiume, nelle acque del
Giordano. Una celebrazione sub diu, dicevano gli antichi,
sub diu: all'aperto. Gli antichi dicevano anche sub
divo. Noi possiamo dire: una celebrazione sub Deo, sub
Patre. Difatti l'Evangelista dice: «Et aperti sunt
caeli». E si aprirono i cieli.
Il Santo dei Santi che domanda di essere
battezzato, con la protesta, quasi la ribellione di Giovanni
Battista. E' il momento in cui Gesù si nasconde nel suo mistero ed
è il momento in cui si rivela nel suo sacramento. Per questo oggi
la Chiesa celebra l'epifania del Battesimo del Signore. La voce dal
cielo, la voce del Padre che dice: «Questo è il Figlio mio in
cui ho trovato e trovo tutta la mia compiacenza e la mia
gioia».
«Abscondit me in abscondito tabernaculi
sui». Lo applico a questo mistero e a questo sacramento del
Battesimo del Signore. Mi nascose nel tabernacolo del suo
nascondiglio. Posso anche dire: mi nascose nel nascondiglio del suo
santuario. Come posso comprendere? Sono sulle rive di un fiume,
sono vicino a Lui, il vero tabernacolo. Sono appena sulla soglia di
questo tabernacolo, di questo nascondiglio.
Domenica prossima cercheremo, a capo chino e
in ginocchio, di superare questa soglia, di poter entrare nel
nascondiglio del suo tabernacolo o nel tabernacolo del suo
nascondiglio. E lo Spirito Santo ci aiuterà ad entrare, a
penetrare, a scrutare - come dice l'Apostolo - le profondità di
Dio.