Noi ti ringraziamo, o Signore, che ci siano
stati uomini che abbiano accettato di diventare nostri sacerdoti e
nostri parroci. Se per caso anche loro, come noi, avessero
preferito la vita comoda, eletto una donna a sposa, acceso un sacro
focolare, noi saremmo rimasti nella più nera solitudine: la
solitudine dell'uomo lontano da Dio!
Grazie, Signore per aver dato loro il
coraggio del sacrificio. Grazie a loro, noi possiamo nutrirci del
Pane della Vita, formare buone famiglie, salvare la nostra anima e
morire in pace.
Grazie, Signore che i nostri sacerdoti
abbiano dei difetti. Le persone perfette mal sopportano le
debolezze altrui e non sanno compatire le nostre piccolezze.
Signore, tu hai visto meglio di noi e la tua scelta è stata
felice.
E intanto, o Signore, noi ti preghiamo per il
ministero dei nostri parroci. Fa' che essi con i loro sforzi
concludano qualche cosa di buono senza insuperbire e che se
fallissero non si scoraggino. Il tuo regno non è né nel successo,
né nella sconfitta, ma nell'amore.
Conserva i nostri sacerdoti nell'amore. Ché
se sono nel tuo amore, noi siamo sicuri di loro. Non cadranno!
Sì, o Signore, noi siamo un po' esigenti con
loro. Pretendiamo che conoscano molte cose. Devono essere dei
pedagoghi per i bambini, psicologhi per i giovani; competenti di
questioni matrimoniali per sapere consigliare i giovani sposi. E
capolavori di dottrina e di delicatezza in confessionale.
Dimenticavo che devono rispondere per la strada a tutti i saluti ed
essere sempre sorridenti. Dimenticavo anche che ogni Domenica
devono essere oratori, cantori, organisti e qualche volta anche
campanari, dopo aver fatto pulizia di tutta la chiesa. Dimenticavo
che durante la settimana devono essere elettricisti, pittori,
falegnami, fabbri.
Signore, fa' che noi giudichiamo questi
"specializzati" con l'indulgenza che un programma così vasto
richiede. Fa' che noi siamo contenti anche se loro non sono
perfetti in tutto. Fa' che comprendiamo le difficoltà del loro
ministero e quel che più conta, le lotte della loro anima.
Ti chiediamo inoltre, o Signore, d'infonderci
l'amore verso i nostri sacerdoti. Ma fa' che mai questo tuo dono di
amore, lo manifestiamo con parole superflue se non dannose.
Insegnaci a manifestarlo con la realtà delle opere, che celebrino
la tua gloria!
Don Luigi Bosio,
Pregate per i vostri sacerdoti, «Cittadella Cristiana»,
Ottobre 1952, Anno III, N. 29.