"Omnes fontes mei sunt in te"
(Ps. 36).
Tutte le sorgenti della grazia sgorgano da
questo Altare.
Vi zampilla la divina Carità, in una passione
continua...
La Passione di Gesù, che si completa nella
sua Chiesa.
Qui dovrebbe traboccare la nostra
felicità!
In atteggiamento estatico:
in attesa profetica: "Ecco: Viene lo
Sposo!".
Chi mangia di questo Pane, e beve di questo
Sangue avrà vita eterna.
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* *
"Omnes fontes mei sunt in te".
Tre fonti, od una sola fonte?
Dalla carità, in cui vive beata la Trinità,
all'umilissima Eucarestia, alla divina Liturgia.
Dall'Altare celeste, l'«aeterni Patris
sinus», su cui fiorisce con ineffabile generazione il Verbo,
in una donazione infinita d'amore:
alla divina Eucarestia, alimento e pegno di
vita eterna:
alla divina Liturgia: tempo sacro, tempo
sacerdotale, preludio di Paradiso, eternità in atto.
"Sacramentum aeternitatis"
(Feria V Passionis).
Tre fonti, od una sola fonte?
Non so distinguere!
Perché trovo tutto nella Liturgia:
tutto nell'Eucarestia:
perché tutto è Amore.
"Vidi Angelos ascendentes et
descendentes" (Genesi 28,12).
Dalla Liturgia all'Eucarestia: all'Amore
infinito.
Dall'Amore infinito all'Eucarestia: alla
Liturgia.
Il ponte d'oro rimane sempre
l'Eucarestia.
"Mi vedrai, quando sarò passato"
(Esodo 33,23).
Mi vedrai, se passerai anche tu, là, dove io
sono passato.
Eccomi a Pasqua!
La mia Pasqua: de mundo ad Patrem:
dalla morte alla vita.
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* *
Gratias illi.
Implevit per se, quod per vetus
Testamentum promittebatur.
Et frangi jussit panes, et multiplicati
sunt.
Nihil verius! (Aug. in Jo.
Tract. 24).
Grazie a Te, Gesù!
Tu hai veramente compiuto tutto, e tutto hai
riempito di Te!
Se ciò è vero per la Scrittura santa,
altrettanto lo è per la tua Eucarestia.
Hai comandato, che si spezzassero i
pani...
Basterebbe una briciola della tua Parola!
Un frammento di Pane Eucaristico per sfamare
gli umili affamati!
Nihil verius: nulla di più vero al
mondo!
Chi, poi, vuol morire di fame vicino alla
Mensa: almeno non accusi la Mensa.
Chi vuol morire di sete vicino alla Fonte,
almeno non accusi la Fonte.
*
* *
Intorno a questa Mensa deve rifulgere l'oro
puro della carità fraterna. Il cuore puro, capace di vedere e
servire umilmente Dio nel fratello.
Perché: si habeam omnia et Christum non
habeam, nihil sum.
Amerai il prossimo, come te stesso.
Diligite Dominum, et ibi discite diligere
vos: ut cum diligendo Deum, dilexeritis vos, securi diligatis
proximos sicut vos.
Quando enim non invenio seipsum
diligentem, quomodo ei permitto proximum, quem diligat sicut
seipsum?
Et quis est qui non diligat
seipsum?
Ecce quis est: Qui diligit iniquitatem,
odit animam suam. (Aug.).
Amate il Signore, ed imparate ad amare voi
stessi, e ad amare veramente il prossimo.
Poiché, se io vedo che uno non ama se stesso,
come gli posso affidare il prossimo perché lo ami come se
stesso?
Ed è possibile non amare come se stessi?
Sì, purtroppo: Chi ama il peccato, odia la
sua anima.
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Dove andremo ad indossare la veste nuziale,
per sederci con diritto a questa Mensa?
"Sacerdotes tui induantur
justitiam": i tuoi sacerdoti si rivestano di santità.
(Sal. 131).
È detto per tutti: vi è unzione sacerdotale,
là, dove è santità.
Vi è santità, là dove è sacrificio.
"Si nullum sacrificium, nullus
sacerdos".
Senza sacrificio, non vi è sacerdozio.
Dove c'è sacrificio, là c'è sacerdozio per
tutti.
"Vestis nuptialis in honorem accipitur
conjugationis, id est Sponsi et Sponsae". La veste nuziale va
indossata ad onore dello Sposo e della Sposa.
In preparazione all'estasi nuziale degli
Sposi...
Nostis Sponsum: Christus est.
Nostis Sponsam: Ecclesia est.
Onorate questo Sposo e questa Sposa.
Onorandoli degnamente: Vos Filii
eritis: Sarete i figli di questi Sposi.
Non solo: Et Sponsa eritis!
Et Sponsus!
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Chi può capire?
quanta preghiera, quanta carità, quanta
umiltà per salire a questo Monte!
A questo Talamo!
A questa Mensa!
Per sentire e vivere nella Paternità di Dio e
nella Maternità della Chiesa!
Don Luigi Bosio, Nella Cena del
Signore. 11 Aprile 1968, «Jerusalem Nova», Maggio - Giugno
1968, Anno XIX, N. 25 (186).